La Storia
Volendo parlare delle origini del paese, bisogna senza dubbio far riferimento all’edificazione del castello. Le notizie storiche a riguardo si perdono nel tempo, ma è certo che il castello (poi divenuto palazzo baronale) fu già dimora del re Manfredi nel 1251.In quei tempi dimoravano su queste terre circa un centinaio di famiglie, alcune occupavano la zona nei pressi del palazzo, altre abitavano i villaggi vicini, dove oggi si presume sorgano le frazioni del comune di san Nicola Manfredi. Su Vecchi documenti si riportato che Nel 1420 il castello e le terre circostanti erano di proprietà di Antonio Castelloni di Montefuscoli, e nel 1430 erano passate a Guglielmo Grifo e Catarina Castiglione, proprietari delle terre di Montefuscoli, allora confinanti con quelle di San Nicola.Nel 1531 le suddette terre passarono alla famiglia De Magris e precisamente a Giaso De Magris e a sua moglie Emilia Grifa allora signori delle terre di Santa Maria Ingrisone. L’11 agosto del 1536 emilia grifa vendette le terre a Bernardino Carbone di Napoli, riservandosi però il beneficio della ricompera. Il 5 giugno 1537 lo stesso Bernardino Carbone rivendette le terre a D. Giulia Carafa allora marchesa di quarata, riservando però il vecchio beneficio della ricompera a d Emilia Grifa e Giaso de Magris. Nello stesso giorno infine Emilia Grifa estinse il patto della menzionata ricompera con un documento che prendeva il nome di assenso di pergamena. La signora Giulia Carafa, sciolto il vincolo che incombeva sulle sue terre, fu libera di poterle rivendere a chiunque. Il 25 ottobre, infatti, le rivendette a D. Laudomia Di Aquino di Napoli per la somma di 9200 doc*. Infine il 16 gennaio del 1575 la stessa Laudomia di Aquino, insieme con Eligio della Marra , rivendette le sue terre per 9600 doc a Maddalena Gentile, vedova di Marco Angelo Sozij.madre di Leonardo Aniello e Federico, quest’ultimo signore delle terre di Santa Maria a Toro, Pastene e Sellitti. Da quella data le terre che costituivano San Nicola rimasero per molti anni di proprietà della casa Sozij.
Fin ora si è andati molto indietro nel tempo, e , com’è noto, indietro nel tempo la storia si mescola alla leggenda per cui l’autore non può garantire sull’autenticità dei fatti riportati; inoltre gradirebbe anche lui sapere a che moneta si ci riferisce quando nel testo vengono menzionati 9200 doc! se qualche lettore avesse notizie è pregato di scrivermi!è comunque degno di molta considerazione quanto scrive l’illustre A. Meomartini nel libro ‘’ I COMUNI DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO (1907)’’. Così scrive del nostro paese:San Nicola Manfredi è la principale frazione che da’ il nome all’ intero comune.Sorge sulle pendici di un colle prossimo al territorio beneventano. La costruzione che padroneggia nell’ agglomerato urbano è l’ imponente e storico edificio che fu già castello intorno all’ anno 1000 ed ora è palazzo baronale, dimora della famiglia Sozi Carafa, già padrona del luogo negli ultimi tempi feudali.Ai piedi del colle sorge un altro agglomerato di case, detto san Nicola vecchio, il quale è sicuramente più antico, in quanto in passato dava il nome all’ intero luogo.I diurnali di Matteo Spinelli riportano che nel castello di San Nicola dimorò Manfredi dal Gennaio del 1251 fino al 13 Febbraio dello stesso anno. Non è da escludere che per tale accadimento, al paese, che era dipendenza del vecchio san Nicola, si sia aggiunto l’ epiteto Manfredi in onore del Re di Svevia. Questa però, è una supposizione, infatti nel cedolario del 1320 non vi è parola di questo San Nicola; vengono soltanto tassate le terre di Sancti Nicolai de Gaccisiis. In un documento del 1352, inoltre, su queste terre, viene tassato Francisci Monfredi Militis, ovvero il nobile Francesco Monfredi.Questa circostanza del Monfredi, congiunta alla situazione che nel Regno di Napoli il territorio è chiamato castrum san nicolai monfredi, lascia insoluto il gravissimo dubbio se il nome sia Manfredi o Monfredi. Non c’è dubbio che il re Manfredi abbia dimorato nel castello nell’ epoca che dirigeva le operazioni militari contro i ribelli di Montefuscoli, da lui scacciati, e contro l’ esercito papale; ma è altrettanto vero che le terre sono state possedute da un tale nobile di nome Monfredi.La convinzione dell’ illustre Meomartini è che il san Nicola debba dirsi Monfredi, essendo che prese il nome dal nobile Francesco Monfredi e non dal re Manfredi e che l’ accidentalità della dimora fatta da quest’ ultimo, abbia suggerito il lieve cambiamento di lettera, che ha dato un nome più storico e più simpatico al paese.